Collezionismo GDR: DANGEROUS JOUREYS
Ecco una serie davvero interessante e con un nome importantte: lì Gary Gygax, fuoriuscito dalla TSR, riversò molte delle sue idee più estreme per un prodotto davvero originale.
DANGEROUS JOURNEYS: MYTHOS (gioco di ruolo – GDW)
La copertina di questo volume uscito nel 1992 (per altro con disegno di Elmore) ci urla in faccia “Gary Gygax” e in quarta di copertina presenta premesse ambiziosissime (“Roleplaying at it’s finest “). Il sistema originale del gioco, infatti, nelle intenzioni del noto autore, avrebbe dovuto essere quello che era previsto per ADnD: la TSR tentò di tutto per scongiurare la pubblicazione qualsiasi regolamento avversario, sino a ingiungere anche un cambiamento di titolo (originariamente era Dangerous Dimensions, ovvero DD).
Mythos è il core rule book.
MYTHUS MAGICK (supplemento per DANGEROUS JOURNEYS – GDW)
Anche questo del 1992, approfondisce un aspetto fondamentale di questo universo, ovvero l’Heka, cioè la magia, spiegandocene le fonti comuni (come alcune pietre) e sovrannaturali, le tipologie di praticanti e i loro metodi per acquisire più potere (con le trame politiche che ne conseguono). Ma la quasi totalità del libro è una lista di incantesimi heka, per un numero davvero ragguardevole di 1400 esemplari (divise in scuole), adatti a una caratterizzazione estrema dei propri maghi.
EPIC OF AERTH (supplemento per DANGEROUS JOURNEYS – GDW)
Se cercate con Google questo titolo i suoi logaritmi vi suggeriranno di invertire la A e la E: non lasciateglielo fare, perché Aerth è un luogo differente dalla comuna Earth, pur conservandone una somiglianza di base: città mitiche come Atlantide, Lemuria e Lyonesse non sono mai scomparse, sono stati scoperti ampi continenti sotterranei, le Americhe non sono state attraversate dalla colonizzazione moderna e neanche l’Africa e l’Australia sono facilmente riconoscibili. Come mi tanta differenza, anche geografica con il nostro mondo? La scoperta dell’Heka, la magia, ha stravolto tutto.
Peccato che con questo volume il progetto si arenò, perché le espansioni annunciate ma mai prodotte sembravano avvero interessanti.