Ecco le novità di questa settimana.

Breaking Bad Il Gioco da Tavolo

(3-8 giocatori – Pendragon)

A dieci anni dall’uscita della prima puntata, ecco il modo corretto per festeggiare per chi è sia giocatore che appassionato della serie tv. Tirate fuori, quindi, le vostre tute gialle e iniziate a mischiare i mazzi. Perché questo è un card game a fazioni – la DEA, Pollos Hermanos, Heinsenberg e il Cartello-, ognuna rappresentate un cartello della droga operante ad Albuquerrque e ognuno con un mazzo differente che ricalca le peculiarità dei personaggi. Un gioco dal regolamento semplice, ma spietato dato che si punta all’eliminazione fisica del personaggio e, di conseguenza, ludica del giocatore che lo gestisce.

Le carte riprendono fotogrammi tratti dalla serie, mentre dei diamanti blu imiteranno la Blue Sky, moneta e motore del gioco (si consiglia, però, di non ingerirne).

Presentato al Modena Play ha goduto sin da subito di un grande interesse e non ci meraviglia dato l’alto numero di fan della serie.

Bunny Kingdom

(2-4 giocatori – Mancalamaro)

Un altro gioco di Richard Garfield e, ancor meglio, un altro gioco della IELLO, produttore del quale abbiamo imparato a fidarci ciecamente.

Board game semplice, ma non proprio entry level, accompagna i giocatori per grosso modo un’oretta in un controllo territorio, il cui motore delle azioni sono le carte; queste permetteranno di posizionare i vostri coniglietti in una determinata coordinata (la plancia è un tabellone quadrettato), piazzare o potenziare edifici e fornirvi obiettivi di fine partita che vi daranno dei punti. Ovviamente numero di conigli e qualità degli edifici sono il moltiplicatore su cui dovete concentrarvi per poter essere voi il coniglio vincitore.

La grafica, in particolare delle quelle carte, è bellissima e continuerete a tocchicciare le lunghe orecchie delle pedine coniglio.

Consigliatissimo.

Charterstone

(1-6 giocatori – Ghenos Game)

Di questo abbiamo già scritto in merito al preordine, così vi ricordo che:

Ecco, allora, Charterstone, dove i giocatori sono invitati dal Re ad accrescere il proprio Charter, ovvero la propria porzione di terra concessa su cui costruire edifici. Più edifici verranno costruiti, maggiore sarà lo spettro d’azioni possibili per ogni giocatore. E così per dodici partite, nelle quali seguiremo un percorso evolutivo del nostro charter, stando attenti, quindi, a pianificare anche a lunghissimo termine. Gli edifici vengono posti tramite adesivi sulla plancia, modificando lo skyline del regno in maniera definitiva.

Ma la semplicità di questa descrizione non deve ingannarvi: Charterstone non è un gioco di comune worker-placement, ha, bensì, peculiarità che lo rendono differente: ad esempio è un apri e gioca, con nessun regolamento, sfrutta il tempo come risorsa che influisce sulle costruzioni, e non abbandona il giocatore nell’astrazione, ma lo accompagna nelle dodici partite con una storia assai interessante.

Questi giochi e molti altri vi aspettano in Grotta: non attardatevi a venirli a prendere che abbiamo una paura tremenda che la comunità di pedine coniglio si allarghi a tal punto da divenire un quinto cartello della droga (la Orange Sky entra sul mercato della droga ortofrutticola).